Fotografia Still Life

Fotografia Still Life
11 Settembre 2017 Fashion Ph
Immagine still life per pubblicità di moda

L’espressione “Still Life“, tradotta in italiano con un non ottimale “natura morta”, fa riferimento alla riproduzione di una particolare tipologia di soggetti ad opera delle arti visive: quelli privi di vita.
Comune a pittura e fotografia, questa definizione assume connotati differenti nelle due pratiche pur nell’univocità del significato di raffigurazione di nature che, più che morte, si dovrebbero definire “sopite” ma in qualche modo viventi. Ed è compito dell’arte cogliere, tra luci ed ombre, colori, contrasti e prospettive, il movimento impercettibile ed il respiro vitale delle cose. Gli esempi del genere sono svariati ed in gran parte noti: basti pensare al cesto di frutta di caravaggesca memoria o, senza ricorrere ad autori illustri, alle innumerevoli immagini di vasi di fiori presenti nella memoria di tutti e a quelle di mobili e suppellettili casalinghe.La fotografia Still Life, in particolare, consiste in un insieme di tecniche specificamente studiate per riprodurre realtà inanimate, generalmente lo still life viene utilizzato per la fotografia dei prodotti negli ecommerce. Qui puoi trovare alcuni esempi di scarpe fotografate.

Cosa significa “still life” in fotografia

Obiettivo del fotagrafo still life è essenzialmente quello di realizzare un’immagine dell’oggetto inquadrato che ne evidenzi efficacemente determinate caratteristiche. Ampiamente utilizzata tra gli altri in campo pubblicitario, questa tecnologia consente di massimizzare la nitidezza di forme e tinte grazie ad elaborati sistemi di predisposizione del contesto ambientale, che si avvalgono anche di tecniche di produzione di effetti illusori (quelli che, in ambito cinematografico, sono definiti “effetti speciali”). La sofisticazione del metodo della still life fotografia fa da contraltare alla relativa “docilità” del soggetto da inquadrare: quest’ultimo, essendo immobile, è facile da inquadrare e può essere adattato e posizionato a piacere. Di contro, un ruolo decisivo per il risultato finale ha la padronanza dei metodi della still life fotografia, tecnica nel cui ambito è di fondamentale importanza l’impiego appropriato delle luci.
All’ottimizzazione del risultato finale concorrono gli interventi correttivi di eventuali sviste o difetti effettuabili, dopo scatto, grazie alla digitalizzazione della produzione fotografica.
Oltre che nell’ambito pubblicitario, la tecnica fotografica still life è abitualmente impiegata in quelli della moda e delle arti moderne. Vi fanno spesso ricorso anche gli utenti di social media, tra cui si annoverano non pochi fotografi dilettanti.

Come fotografare still life

La dettagliata pianificazione del risultato costituisce la fase che deve necessariamente precedere le attività strettamente fotografiche: per l’ottimizzazione dell’effetto finale è infatti indispensabile che il fotografo abbia una rappresentazione mentale chiara e completa dell’immagine che intende creare, in linea con le motivazioni che lo muovono. Questo momento è particolarmente delicato perché il fotografo still life, a differenza degli altri, è assoluto artefice della propria opera: allestimento del contesto, collocazione ed illuminazione del soggetto sono nella sua completa disponibilità ed a sua totale discrezione. Per questo motivo può procedere all’individuazione degli strumenti e dei metodi più idonei solo dopo aver programmato nel minimo particolare l’obiettivo da conseguire. A questo punto, la fotografia still life gli fornisce strumenti materiali e tecniche specifiche che, unitamente all’ambiente, consentono di realizzare l’immagine ideata.
Di primaria importanza è la scelta di uno sfondo adeguato, requisito fondamentale per porre nella giusta evidenza gli attributi degli oggetti inquadrati: se si vogliono sottolineare al massimo i colori, ad esempio, uno sfondo monocromatico chiaro o scuro è decisamente funzionale allo scopo, facendoli risaltare per contrasto. Uno sfondo improprio, viceversa, non valorizza il soggetto dell’immagine. Possono essere adibiti a sfondo diversi ripiani e superfici, anche se è generalmente preferibile l’impiego di tavoli still life.
Le tecniche di illuminazione sono un altro caposaldo della fotografia still life, che fa uso di luce sia naturale che artificiale. La seconda è quella più ampiamente impiegata: basti pensare, tra le altre, alle foto scattate nei locali in cui si realizzano immagini pubblicitarie. In ogni caso le luci devono essere soffici e nitide in quanto prive, o quasi, di ombreggiature. Ciò per valorizzare le figure senza aggredirle eccessivamente o farle apparire troppo sfumate.

Chi pratica questo genere artistico ha a disposizione una nutrita serie di strumenti di illuminazione artificiale, che vanno dai flash ai riflettori, dai soft box con funzione filtrante alle parabole, dagli ombrelli riflettenti ai filtri in vetro o poliestere (le cosiddette “gelatine frost”). L’abilità del fotografo consiste nel combinare le luci, che possono convergere sull’oggetto da cinque direzioni: dall’alto, dal basso, dai lati, di fronte e da dietro (cosiddetto “controluce”). Il controluce non è impiegabile singolarmente ma, producendo il massimo contrasto, può contribuire ad aumentare la profondità’ delle figure. La dislocazione della fonte luminosa è funzione del risultato che ci si prefigge: per evidenziare la trama dell’oggetto occorre posizionarvela sopra, magari tramite soft box, mentre con l’illuminazione dal basso, peraltro poco comune ed irrealistica, si possono avere notevoli impressioni di profondità’. Con la luce frontale si ricavano colori pressoché corrispondenti a quelli effettivi ma, d’altro canto, la quasi totale assenza di contrasto rende le figure sostanzialmente monodimensionali. La pratica più diffusa è quella del posizionamento laterale della fonte luminosa. In tal modo è possibile ottenere colori genuini senza appiattire gli oggetti, grazie ad una semi-frontalità che produce un contrasto sufficiente a farne emergere l’aspetto tridimensionale.

Foto still life: quale obiettivo

La scelta dell’obiettivo della macchina fotografica è un aspetto fondamentale per la corretta esecuzione di qualsiasi genere di fotografia. Per quanto riguarda lo still life, è in gran parte consigliabile utilizzarne uno privo di zoom e le cui dimensioni rientrino nella norma: per tale si intende un obiettivo con distanza focale più o meno corrispondente alla diagonale del dispositivo fotosensibile (sensore) della macchina digitale. Le misure più comunemente ricorrenti di questo genere di lenti vanno dai 35 ai 55 millimetri. Un tale accessorio ha un effetto prospettico analogo a quello della visione naturale perché la lente non altera la realtà delle forme e le rende estremamente chiare e definite. La superiore possibilità di apertura permette inoltre a questi obiettivi di sfruttare al meglio le luci. Questa tipologia è indubbiamente da preferirsi per quel particolare still life che è la fotografia di ritratti.
Non è esclusa l’opportunità di ricorrere, in determinati casi, ad obiettivi diversi: per riprodurre oggetti molto piccoli, per esempio, può essere utile o necessario usarne uno adatto alla fotografia “macro”. Si tratta di un obiettivo con un rapporto di ingrandimento pari o superiore a 1:1, ossia in grado di riprodurre ciascun dettaglio dell’oggetto con dimensioni pari o superiori a quelle del sensore.

Consigli per uno still life perfetto

Il perfezionamento della tecnica per realizzare foto still life richiede, oltre alla padronanza del metodo e ad una attrezzatura adeguata, una serie di preziosi accorgimenti che si apprendono solo con l’esperienza e contraddistinguono l’opera dei veri professionisti.
Le accortezze riguardano soprattutto la predisposizione dell’ambiente e del supporto dell’oggetto, che fa da sfondo. Per ottimizzarlo non basta individuarne il colore giusto, ma occorre sceglierne bene anche la materia: una base rigida priva di rivestimenti massimizza il distacco dell’oggetto dal contesto, mentre una ricoperta di soffici stoffe sortisce l’effetto opposto.
Il perfetto fotografo still life non può poi fare a meno dell’ausilio della retroilluminazione: l’illuminazione da dietro permette di evidenziare al massimo l’oggetto, facendolo altresì apparire contornato da una sottile striscia lucente. L’effetto generale risulta amplificato con uno sfondo scuro. L’impiego di pannelli riflettenti contribuisce, infine, ad ottenere la massima nitidezza eliminando le ombre.
La disponibilità di un tripode piuttosto massiccio su cui posizionare la fotocamera è un altro fattore importante per assicurare la stabilità della macchina fotografica e, di conseguenza, la precisione dello scatto.
Alla creatività del fotografo, poi, la realizzazione di un soggetto originale e interessante.