For Unsuccessful living

For Unsuccessful living
30 Marzo 2009 Fashion Ph

1.Come nasce l’avventura “For Unsuccessful living”?
Nel 2006, in quel di Londra, io e il mio mate zin zin zin zin zin, avevamo deciso di lavorare ad un progetto che avevamo chiamato “oneaday”, una sorta di fashion blog che proponeva un folle design di una t-shirt, per ogni giorno dell’anno. Il progetto era partito da una maglia molto punk-romantic, una maglia nera con una scritta a pennarello bianco, I AM SO SAD; l’avevo ideata per omaggiare una teen ager con la quale flirtavo all’epoca, che stava partendo per un viaggio…lasciandomi sigh…. Questa tee era pazzesca, la gente mi fermava letteralmente per strada e chiedeva “why are you so sad?” oppure dicevano “nice tee man”.Tornato in Italia, ho deciso quindi di fondare for unsuccessful living, sulle basi delle mie ricerche e scoperte in terra d’albione.

2.Che musica ascolti di solito quando lavori ai tuoi progetti?
Mah, ultimamente ascolto per la maggior parte del tempo bbc radio 1, giusto per tenermi in allenamento col mio english, oppure dischi vari.

3.Chi è il tuo fotografo?Quanto e’ importante per te la fotografia di moda?
Il mio fotografo sono io più qualche amico/a appassionato di fotografia che mi aiuta, tipo nel caso di quest’anno dove sono stato aiutato-assistito dalla copy-witer/fotografa Caterina Corsini. La fotografia nella moda direi che è fondamentale, la cosa interessante è che ora più che mai il gusto per il lo-fi visivo predomina, di conseguenza si possono fare servizi interessanti con attrezzatura ridotta e pure economica.

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